La Quadreria d’Arte è un lavoro in continua evoluzione che già comprende numerosi pezzi, ognuno dei quali dedicato alla riproduzione in cartolina di opere di grandi del passato. Una scheda, ricavata elettronicamente, che riproduce l’opera e il testo descrittivo ripreso da quanto riportato sul retro della cartolina, viene stampata in tre copie. Una scheda “tecnica”, con firma autografa, accompagna il quadro sul retro, un’altra viene conservata in archivio, la terza scheda è a disposizione del pubblico, in un contenitore di plastica, per una eventuale consultazione in mostra.
Proclamandomi custode della “Quadreria” vigilo e controllo il Museo dei Musei. Le cartoline sono state raccolte in viaggio per i musei e le mostre ad hoc.
La Quadreria d’Arte si arricchisce continuamente e non esclude l’apporto di chiunque volesse contribuire al suo crescere con nuovi soggetti.
La posizionatura della riproduzione d’arte in cartolina, per ogni titolo, è mediamente di quattro, sei, otto, dodici stessi soggetti o, idealmente, all’infinito. Più cornice con vetro. La superficie totale che ne consegue per circa 100 pezzi è più o meno di 25 metri quadri. L’allestimento espositivo prevede minimi spazi tra quadro e quadro a ricordare la vecchia sistemazione museale di Palazzo Pitti. La Quadreria d’Arte rappresenta il museo di tutti i musei, il museo che ogni collezionista può allestire tra le sue mura domestiche scegliendo i lavori e gli autori più graditi.