Juliet - Ottobre-Novembre 1998 di Lorella Giudici

“Napoli sei bella da morire” è l’affermazione che accompagna la mostra di Giannetto Bravi, da Derbylius. Napoli, la città in cui l’artista ha vissuto per quarant’anni, è ricordata con tredici grandi tele realizzate tra il ‘90 e il ‘98. Per celebrare il capoluogo che lo aveva adottato (Bravi è nato a Tripoli nel 1938 e da circa vent’anni vive in Lombardia) egli ha riprodotto le illustrazioni di quelle vecchie cartoline d’epoca che capita talvolta di ritrovare tra le pagine ingiallite di qualche libro o sulle bancarelle dei mercatini. Figure artefatte e stantie, sdolcinati scorci vesuviani e personaggi in costume diventano il tramite dei ricordi, il luogo della nostalgia, il legame contraffatto con un tempo ormai perduto, con un mondo del quale ci sono rimasti solo i contenuti più evidenti, i contorni più forti ma del quale abbiamo perso i particolari, quelle sfumature che, anche se vissute, ormai non sono più e che, proprio per questo, rimarranno insostituibili.