Corriere di Como - 26
Gennaio 2001 Bravi, in Ticino l’eros è arte Un’indagine sulla coppia che
prende spunto da cartoline e locandine d’epoca La memoria conserva le immagini del passato, come testimonianze e frammenti di esperienza. In seguito le classifica e le elabora, sulla base di schemi che a loro volta dipendono da molteplici circostanze ambientali, sociali e culturali. Tale concetto è alla base della ricerca artistica di Giannetto Bravi, in particolare della personale Pas-de-deux alla galleria “Mosaico” di Chiasso, curata dal pittore di Porlezza Bruno Bordoli. Per realizzare i suoi collages, che ricordano per intenti e tecnica quelli meno “intellettuali” e più “naif” dello scrittore Guido Ceronetti recentemente esposti a Lugano, Bravi parte da una serie di immagini recuperate da manifesti pubblicitari, locandine di pellicole cinematografiche, cartoline di vario genere e consumo, insomma da una serie di “episodi visivi” per lo più rimossi o dimenticati. Nel caso della rassegna ticinese, si tratta di tele derivate da cartoline francesi degli anni Venti, da fotografie di contenuto erotico, da immagini le-gate al mondo del cinema dell’arte. Il denominatore comune è costituito, come precisa nella sua presentazione il critico Francesco Tedeschi, “nella presenza della coppia, dei modi in cui la storia dell’arte e dell’immagine ha presentato legami affettivi e di natura emotiva”. La mostra di Bravi si propone così, tra l’altro, quale spunto di riflessione su un mondo sempre più bombardato, fino all’eccesso, da immagini che esaltano l’eros nei suoi aspetti meno spirituali. |