Corriere del Mezzogiorno Napoli e Campania – Venerdì 29 Aprile 2003 Tornano a Napoli le “valige” di Giannetto Bravi di Stefano di Stefano

Giannetto Bravi torna a casa e ritrova per una mostra quella che per tanti anni è stata la sua città d’elezione. Stasera alle 19, infatti, la galleria di Dina e Francesca Caròla in via Orazio, 29, ospiterà “Valige Bravi per un viaggio nel passato: 1969-1973”, una personale che ha il merito di storicizzare l’intenso periodo partenopeo dell’artista. Le cui testimonianze saranno integrate anche da altri lavori firmati negli anni successivi e legati al tema Vesuvio. Chi, frequentatore dei fatti dell’arte napoletana dei mitici anni Settanta, non ricorda le “Valige con catene”, in metallo brunito, nichelato e dorato, ideate da Bravi? Queste opere “trasportabili” erano accompagnate da una sorta di “istruzioni per l’uso” composte da alcune fotografie di Mimmo Jodice, per “i più dolci legami dell’amore”. Furono presentate sia nella galleria Il Centro di Dina Caròla – ai tempi in via Carducci – che a Milano nell’ormai storica Galleria Apollinaire nel 1971. A 35 anni di distanza vengono riproposte poi le valigette in cartone pressato e serigrafato che l’artista realizzò per la cosiddetta “Operazione Vesuvio”, ideata dal celebre critico francese Pierre Restany, che all’epoca scriveva: “Bravi, da buon romantico ha optato senza equivoco per le gioie profonde della solitudine a due, per i più dolci legami d’amore”.
L’idea di Bravi consisteva nell’invaligiamento metaforico del cono vulcanico al fine di preservarlo dalla speculazione edilizia di quegli anni. In occasione dell’attuale mostra è stata infine realizzata, sulla base di un prototipo del 1973, una serie di 25 multipli, in metallo dorato, numerati e firmati dall’artista.