La Settimana – 2 Febbraio 2007. Le opere del cislaghese Bravi in esposizione a Capodimonte

La “Quadreria d’arte antica, museo di tutti i musei” approda a Capodimonte a Napoli, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le attività culturali. Si aprirà venerdì 9 febbraio l’ultima esposizione, tra le più prestigiose dell’artista Giannetto Bravi, nato a Tripoli, cresciuto a Napoli ma cislaghese di adozione nominatosi “custode della quadreria d’arte” per divulgare e mostrare, a modo suo, i migliori pezzi dell’arte figurativa italiana e straniera di tutti i tempi. Bravi propone oggi in uno scenario esigente la sua ricca e personalissima collezione, che reinterpreta le opere d’arte in una sorta di puzzle di cartoline acquistate nei book-shop delle pinacoteche d’Europa. Si tratta della selezione di decenni di raccolta, 360 pezzi dove ogni quadro rinasce con sorprendente unicità e suggestione. L’artista gioca sull’effetto ottico, sull’armonia degli accostamenti, sui colori e le forme. Al museo di Capodimonte Bravi ha raggruppato la sua produzione in due sale secondo le tematiche “Ritratti e autoritratti” e “Fiori, nature morte, paesaggi e paesaggi con figure”, mentre in una terza sala espone suoi lavori storici di metà anni Settanta e libri d’artista. Dagli anni Settanta, Bravi è anche impegnato nella curiosa e utopistica “Operazione Vesuvio” – avviata dal critico Pierre Restany e dall’artista Gianni Pisani – per “invaligiare” pezzi e immagini del vulcano da preservare dalla corsa alla speculazione edilizia. Una “missione” sviluppatasi negli anni, così come la quadreria, esperienza artistica che desta l’attenzione di critici ed esperti di fama.